mercoledì 26 dicembre 2007

BUONE FESTE!


La dirigenza augura a tutta la squadra, le famiglie, le compagne (o gli eventuali compagni!) una felice Pasqua.
Come regalo la società ha voluto omaggiarvi di una cornice in finto argento con una foto che ritrae la Natività (come Giuseppe c’è Pugnaloni, la Madonna è la Colantonio e il Bambinello il caro Bronzini).
L’omaggio vi verrà consegnato dalle Babbe Natale qui in foto (le quali saluto calorosamente e ringrazio per il Felice Natale che abbiamo passato insieme….).
Vi invito inoltre a moderarvi nella somministrazione passiva di tortellini, cotechini, panettoni e ciambelloni. Vi consiglio inoltre di aiutare il mantenimento della forma fisica con intense attività motorie (di qualunque tipo!).
Ancora auguri!

venerdì 14 dicembre 2007

ESORDIO VINCENTE

La settimana di calcio europeo si conclude per le squadre italiane con un mezzo sorriso: la Lazio sconfitta al Bernabeu, la Roma pareggia con il Manchester U., il Milan vince di misura con la Urawa Reds Diamonds, ma la vera rivelazione è la Ditta Cagnoni f.c.
Risultato: Ditta Cagnoni F.c. – Sentemo Team 9-4
La squadra passeggia facilmente su una modesta Sentemo, che non ha mai seriamente impensierito, poiché tra l’altro non potevano contare sulla nostra numerosa e chiassosa panchina.
Proprio il gruppo è il punto di forza della squadra: 11 giocatori presenti, tutti e 11 scesi in campo per dare un contributo alla causa.
Scarsa la presenza di pubblico...diciamo proprio nulla (a parte Michele).
Uniche pecche: qualche ritardo di condizione e alcune “pennichelle” difensive (soprattutto nel finale sul risultato già in cassaforte di 7 a 1).
Che la lunga sosta natalizia (si rigioca a Gennaio ) porti consiglio e meno panettoni!
Prossimamente una foto della squadra…che tra l’altro in completo blu e bianco faceva la sua porca figura! [Purtroppo tra i tanti ruoli, quello di fotografo ieri mi è mancato.]
Infine un saluto al presidente onorario che ci segue oltralpe: anche noi avremmo voluto la tua presenza in campo!

Ps: Marcatori: Marchigiani A., Tombolino, Vitali 2
Belluzzi, Pascolini, Valleriani 1

mercoledì 12 dicembre 2007

Il discorso del presidente

La competizione che ci accingiamo a intraprendere è lunga e ricca di insidie;ma la squadra è ben allestita e può competere su tutti i fronti (per il momento solo uno).Quello che vi si richiede è il massimo impegno per un torneo che è alla nostra portata.La fatica nell'allestire la squadra è stata molta, ma sono sicuro che la gioia nel vedela giocare, la ripagherà ampliamente.
Un doveroso ringraziamento va sicuramente al Dr Photoshop, senza il quale gran parte della squadra non avrebbe superato la visita medica! Un altro, ancora più sentito, va a Johnny, che per il bene della squadra, si sacrifica come portiere (ruolo che per altro gli riesce alla grande).
E' questo il giusto spirito!Il barone De Coubertin affermava che l'impotante è partecipare, ma non è che vincere faccia proprio schifo!Per caricarvi (come se ce ne fosse bisogno), mi rifaccio ad un grande discorso prepartita:
"Non so cosa dirvi davvero. Tre minuti alla nostra piu' difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi, o risorgiamo come squadra, o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, sino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso, signori miei. Credetemi. E ... possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta. Io pero' non posso farlo per voi, sono troppo vecchio. Mi guardo intorno vedo i vostri giovani volti e penso ... certo che ... ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza eta' possa fare. Si' perche' io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi da' anche fastidio la faccia che vedo nello specchio. Sapete col tempo, con l'eta' tante cose ci vengono tolte ma questo fa... fa parte della vita. Pero' tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita e' un gioco di centimetri. E cosi' e' il football. Perche' in entrambi questi giochi, la vita e il football il margine d'errore e' ridottissimo. Capitelo ... Mezzo passo fatto un po' in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate. Mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi, ci sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro. In questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi, per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro. Perche' sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri, il totale allora fara' la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza tra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro e' colui il quale e' disposto a morire che guadagnera' un centimetro. E io so che se potro' avere un'esistenza appagante sara' perche' sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita e' tutta li'. In questo consiste, e in quei 10 centimetri davanti alla faccia. Ma io non posso obbligarvi a lottare! Dovrete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi. Che ci vedrete un uomo che si sacrifichera' volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sara' il momento voi farete lo stesso per lui. Questo e' essere una squadra, signori miei! Percio' ... o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente. E' il football ragazzi! E' tutto qui'. Allora, che cosa volete fare?"


Di 'mio' aggiungo: "Credo fermamente che l'ora più bella per ogni uomo ... la completa realizzazione di tutto quello che gli sta più a cuore ... sia quel momento in cui, avendo dato l'anima per una buona causa, egli giace esausto sul campo di battaglia ... vittorioso".